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- favole esopo
L'ASINO SELVATICO
E L'ASINO DOMESTICO.
da Esopo
C'era una volta un simpatico asinello
selvatico che trascorreva le sue giornate in libertà, passeggiando
per i campi e mangiando il cibo che trovava. Durante uno dei suoi giri
quotidiani ebbe modo di vedere un suo simile, dall'aspetto sano e robusto,
che brucava l'erba in un grande prato cintato da un'alta staccionata
di legno. Esso, osservando l'animale domestico, pensò:
"Che bella vita! Lui sì che sta bene: é spensierato,
senza problemi e con il cibo a volontà". In effetti l'altro
asino sembrava proprio fortunato: gli venivano serviti due pasti abbondanti
al giorno, riposava in una stalla bene attrezzata ed aveva un pascolo
meraviglioso a sua disposizione.
L'asino selvatico, invece,
doveva accontentarsi dei miseri sterpi che riusciva a trovare ai margini
della strada, perché i prati ricoperti di erbetta fresca erano
tutti privati. Ogni tanto, il povero asinello appoggiava il muso sulla
cima della staccionata e, guardando l'altro, lo invidiava da morire.
Un giorno, pero, il giovane asinello,
girovagando tranquillo, incontrò sulla via, un animale talmente
sovraccarico di legna, sacchi di grano ed altro da non essere in grado
di capire di che bestia si trattasse. Quando questa, per reagire ad
una violenta frustata del suo padrone, tirò un calcio e alzò
il muso, lo riconobbe: era l'asino domestico che fino a quel giorno
aveva tanto invidiato! "Eh, caro mio," gli gridò affiancandosi
a lui "a questo prezzo non farei mai cambio con te. Nessuno mi
comanda, io sono libero e leggero come una libellula. Se poi non mangio
bene come te, meglio, mi mantengo in linea. E per sopravvivere mi arrangio".
Dopo quell'incontro l'asino selvatico non provò più
alcuna invidia per il suo simile.
Esopo
E' meglio possedere poco vivendo felici piuttosto
che avere la ricchezza a costo di tante sofferenze.