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LA LEONESSA E LA VOLPE
(Una Favola di Esopo)
Serenamente accucciate all'ombra di
una fresca pianta situata nel cuore della foresta,
una tranquilla leonessa e una placida volpe,
chiacchieravano tra loro come due vecchie amiche, discutendo del più
e del meno.
Per un ascoltatore attento non era difficile
però, scoprire che, nascoste nelle loro parole, vi era racchiuso
un pizzico d'invidia. In effetti, la volpe, desiderava possedere lo
stesso coraggio e l'identica sicurezza che alimentavano il comportamento
dell'amica la leonessa, mentre a questa sarebbe piaciuto conquistare
la celebre furbizia dell'altra. Nonostante le piccole gelosie racchiuse
nei loro cuori, entrambe mantenevano un rapporto forzatamente cortese,
scambiandosi sorrisi ed esagerati complimenti.
Finché, un giorno, passeggiando
insieme nel bosco con i rispettivi cuccioli che trotterellavano amabilmente
intorno a loro, giocando e rincorrendosi fra gli alberi, la volpe non
riuscì più a trattenere una frase alimentata unicamente
dall'invidia. "Mia cara " disse atteggiandosi a gran dama
e indicando con lo sguardo i suoi piccoli, "tu avrai anche un portamento
da regina, possiedi grande forza e vigore, ma, in quanto a madre, devi
ammettere che io sono più portata. Guarda i miei cinque volpacchiotti
come giocano felici tra loro. Invece tu hai messo al mondo un solo figliolo
e, poveretto, sembra tanto triste senza fratelli!"
Evitando di scomporsi, la leonessa rispose:
"Certo amica mia, io ho partorito un solo cucciolo. Ma questo piccolo
vale più d'ogni altro animale. Egli è un leone e, una
volta cresciuto, sarà un Re!" Non potendo ribattere niente
la volpe si limitò ad ingoiare la propria gelosia accettando
ciò che la natura aveva dispensato.
E' inutile invidiare ciò
che non si possiede perché ognuno dispone di quello che la natura
gli ha attribuito.
favola
Esopo