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LA SCIMMIA E IL CAMMELLO.
Favola di Esopo.
Quello era un giorno particolarmente
importante. Infatti, dalla foresta era partito un invito rivolto ai
delegati di ogni specie animale che avrebbero dovuto riunirsi in una
assemblea durante la quale si sarebbe discusso di un argomento molto
serio. Non mancò proprio nessuno. Il primo a prendere la parola
fu il leone, indiscusso Re degli animali. Nel rispettoso silenzio generale
egli disse: "Carissimi sudditi, ci siamo riuniti oggi allo scopo
di stabilire una pace duratura tra noi, eliminando ogni diverbio e ogni
invidia per riuscire così ad affrontare insieme gli eventuali
pericoli provocati dall'uomo alla natura". Il discorso continuò
a lungo, sottolineato da applausi di assenso. Erano dunque tutti d'accordo:
era necessario unirsi per superare qualsiasi problema.
Al termine dell'assemblea, ogni animale
prese parte al grande pranzo organizzato per l'occasione. Ci fu cibo
in abbondanza e bevande a volontà. Quando tutti furono sazi e
soddisfatti qualcuno chiese alla scimmia, notoriamente allegra e vivace,
di allietare la cerimonia con qualche spettacolo divertente. Questa,
senza farsi pregare, salì sulla pedana e con agilità e
simpatia diede inizio ad un numero spassosissimo ricco di salti acrobatici,
capriole e danze. Estasiati gli spettatori applaudirono come non mai,
divertiti dall'abilità di quell'insolito comico.
L'unico che rimase in silenzio fu il
cammello che, geloso del successo ottenuto dalla scimmia, decise di
esibirsi anch'egli sul palco attirando l'attenzione su di sé.
Questo buffo animale diede il via ad un balletto goffo e sgraziato.
Egli non era affatto agile ne' divertente. Tra i fischi generali fu
così costretto a ritirarsi nascondendosi in un angolo dove ripensò
ai buoni propositi di cui si era discusso durante l'assemblea: certo,
per restare tutti uniti ed amici egli doveva cominciare ad ingoiare
un po' della propria invidia.
L invidia è il peggiore dei
difetti perché ci impedisce di ragionare e ci costringe a lanciarci
in imprese di cui non siamo all'altezza.
favola
Esopo