Le tre piume
Fiaba e favola dei Fratelli Grimm.
Le
tre piume
J. e W. Grimm
C'era una volta un re che aveva
tre figlioli. Due erano svegli e arditi, ma il terzo, ingenuo e sempre
trasognato, veniva giudicato un buono a nulla ed era soprannominato
Sempliciotto. Il re li amava tutti allo stesso modo, e quando si sentì
vecchio e debole temendo di essere vicino a morire, fu molto perplesso
perché non sapeva a quale dei suoi tre figli lasciare la corona
e il regno. Allora li chiamò e disse:
- Figli miei, uno di voi dovrà diventare re dopo di me, ma non
so chi designare. Ho deciso perciò, di mettervi alla prova: partite,
e andate in giro per il mondo a cercare un tappeto. A colui che riuscirà
a portarmi il più bello, darò il trono.
- Ho sentito dire che i tappeti più belli si trovano in oriente
- disse con baldanza il figlio maggiore. - quindi, come primogenito,
è mio diritto partire subito per l'oriente.
- Niente affatto! - rimbeccò il secondogenito. - per l'oriente
invece, partirò io.
Il re, affinché non si
accendesse tra loro alcuna disputa e non si creassero dei malcontenti,
disse:
- Calma, calma! Sarà la sorte a decidere per voi: ecco qui tre
piume. Scenderemo in giardino e il le getterò al vento; ciascuno
di voi ne seguirà una.
Scesero in giardino e il re gettò all'aria le tre piume.
Il vento trasportò la prima verso oriente, la seconda verso l'occidente,
e la terza, dopo essersi vibrata un po' per l'aria, si posò a
terra. Era la piuma di Sempliciotto e i due fratelli risero vedendo
il minore condannato a rimanere lì dov'era.
Quando il re fu rientrato a casa, il povero Sempliciotto sedette malinconicamente
sull'erba e raccolse la piuma. Allora vide che, proprio nel posto dov'essa
si era posata, c'era un anello di una botola. La sollevò e scoprì
una scaletta che sprofondava sotto terra.
Subito incominciò a discendere. Giunse così a una porta,
bussò e udì una voce che cantava:
" Verde, verde ranocchia gamba secca piccolina, presto va a guardare
chi qui dentro vuole entrare ".
La porta si aprì; Sempliciotto entrò e vide una grande
sala dove sedeva una ranocchia vestita da regina, che portava una corona
d'oro. Intorno a lei stavano molte ranocchiette giovani.
- Benvenuto - disse cortesemente la ranocchia. - che cosa vuoi?
Stupito ed imbarazzato, Sempliciotto raccontò le sue vicende
e la rana, quando seppe che il giovane cercava il tappeto più
bello del mondo, incominciò a cantare: " Verde verde ranocchina
gamba secca piccolina, porta presto qui da me la gran scatola da re
"
Subito una ranocchietta uscì dalla sala e ritornò poco
dopo con una scatola d'oro tempestata di gemme. La regina l'aperse e
ne tolse un tappeto meraviglioso, intessuto di fili di tutti i colori.
Sempliciotto lo prese, ringraziò calorosamente e risalì;
rimessa la botola al suo posto, entrò nella reggia.
Anche i due fratelli erano di ritorno. Essi avevano pensato: "
Abbiamo già vinto la prova, perché Sempliciotto non troverà
tappeti in mezzo all'erba! Basterà che noi prendiamo uno straccio
qualsiasi e il regno sarà nostro".
Perciò si accontentarono di rubare due scialli che videro stesi
al sole davanti alla capanna di un pecoraio e tornarono indietro subito.
Ma quando Sempliciotto si inginocchiò
davanti al padre e gli presentò lo stupendo tappeto, diventarono
verdi per la rabbia.
- Come avrà potuto fare ?- si domandavano l'un l'altro increduli
e invidiosi. - Ma dove sarà mai andato a trovare una meraviglia
simile ?
appena lo vide, il re rimase stupefatto e sentenziò:- Il regno
tocca di diritto al più giovane di voi.
Allora i due fratelli maggiori incominciarono a protestare :
- La prova non vale perché noi non l'avevamo presa sul serio.
Vogliamo ritentarla.
Il padre acconsentì; scesero ancora una volta in giardino e il
re getto al vento le tre piume dicendo:
- Seguitele. Io lascerò la corona a quello di voi tre che mi
porterà l'anello più bello.
Le piume dei due fratelli maggiori volarono, una verso oriente, l'altra
verso occidente e quella di Sempliciotto si posò sull'erba, come
la prima volta.
- Non troverà gioielli in terra ! - risero i due giovani. - Nessuna
paura, dunque. Basterà un anello di ottone per vincere la gara.
Si allontanarono appena, acquistarono per pochi soldi un anello di similoro
e tornarono indietro.
Sempliciotto sollevò la botola e scese la scaletta. Giunto davanti
alla regina delle rane, la salutò rispettosamente e raccontò
i casi suoi, come la prima volta.La rana cantò la solita canzoncina
e la ranocchia sparì per ritornare poco dopo con una scatola
d'oro. Da quella la regina tolse un anello di brillanti che sfavillava
come una stella.
Felice, il giovane risali, e presentato l'anello a suo padre, vinse
facilmente la prova, mentre i due fratelli stringevano i pugni per la
collera.
- La corona spetta a Sempliciotto - proclamò ancora il re.
E ancora i fratelli protestarono: - Ripetiamo la prova.
- Va bene - disse il re. - Salirà al trono colui che mi porterà
la sposa più bella.
Furono lanciate le piume, e per la terza volta quella di Sempliciotto
si posò sull'erba.
I due fratelli
si allontanarono ridendo, chiesero in moglie le prime contadinotte che
incontrarono e tornarono indietro.
Sempliciotto scese la scaletta sotterranea, ma era molto scoraggiato.
Pensava che questa volta la regina delle rane quasi certamente non avrebbe
potuto aiutarlo.
Ma la regina non si sgomentò udendo la domanda: dalla scatola
d'oro tolse una carota fatta come una carrozzina e strascinata da sei
topini; prese la ranocchietta damigella e la mise nella carrozza. Poi
agitò lo scettro: subito la carrozza divenne un cocchio d'oro,
i topini si trasformarono in sei magnifici cavalli bianchi e la ranocchietta
diventò la più bella fanciulla che si potesse immaginare.
Quando arrivarono a palazzo e il re vide la fanciulla esclamò
:
- Il trono spetta a Sempliciotto.
I due fratelli allora tentarono un ultimo espediente. Appesero al soffitto
un cerchio e dissero:
- Sarà regina la fanciulla che riuscirà a saltarlo.
Ma la sposa di Sempliciotto, che era stata una ranocchia, balzò
attraverso il cerchio come se volasse, mentre le altre due spose caddero
a terra come sacchi di patate.
Sempliciotto divenne re e regnò saggiamente per tutta la vita.
fiabe e favole fratelli Jachob
e Wilhelm Grimm